giovedì 9 febbraio 2012

Il secondo tempo (plaisir d'amour)

Il secondo  tempo
La voce roca di Clinton Eastwood – durante l’intervallo del Superbowl – ammoniva che non bisogna arrendersi alla sconfitta, perché c’è sempre un secondo tempo da giocare.  Occorre sollevare gli occhi dai listini di borsa. Indicando al Paese un orizzonte. Una prospettiva. Nella vita delle Nazioni, come in quella degli individui. La paura di perdere o di aver perso porta sempre alla sconfitta. E vanifica i sacrifici che vengono fatti in suo nome. (Fin quì Gramellini su “La Stampa del 9/2/12)  (E’ un messaggio “kriptato”. Per coloro che se la sentono di  dekriptarlo”. Lacrime e sangue, Churchil insegna, hanno un senso solo quando c’è un secondo tempo da giocare. Poiché a volte, con il preteso dell’inettuabile e con tutte le  apparenti buoni ragioni, si può mettere in gioco la stessa “Libertà”. La Democrazia. “Che è raro si perda solo in una volta”.(David Hume). A volte ( e questo è un pensiero di WW) si può perdere ancche “a piccole dosi”. Con l’aiuto di tutti. Di coloro che non attendono il secondo tempo.
Westwind

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