sabato 29 dicembre 2012

Come fosse un sogno


Come in un sogno

Quello dell’arte figurativa  (espressionista). Che ha abbandonato le regole, i pregiudizi estetici, i soggetti raffigurati (vincolati ad una minuziosa riproduzione dei particolari) che non consentivano, in precedenza, una riparametrazione della realtà, ricreandone forme e contenuti  a volte anche allucinati e grotteschi, come fossero visti in sogno. Ciò che in precedenza costituiva l’archetipo figurativo delle immagini sembra cancellato dalla nuova arte (espressionista). Che ha sostituito, alle forme ed alle immagini, a volte troppo trionfalistiche o pauperistiche del passato, una realtà che, almeno secondo le recenti acquisizioni scientifiche, non ha alcun carattere di oggettività ma ne riproduce artisticamente il senso ed il contenuto sulla base delle sensazioni che essa suggerisce all’uomo “comune”. Con semplicità, soprattutto con semplicità, che è a volte anche grottesca ed allucinata. Come è la vita stessa. Con tutti i suoi “incidenti di percorso” (chiamiamoli così). E’ questo, secondo BW, tutto ciò che, a prima vista, suggerisce l’arte espressionistica che ben riproduce quella realtà, come individualmente ricreata e riparametrata dall’artista e che il comune osservatore dovrebbe ritrovarvi come parte di se stesso, parte del suo sentire, del proprio modo d’essere.

Bluewind

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