lunedì 10 dicembre 2012

"LATINORUM" finanziario


Latinorum finanziario.

Cioè ( ad es) quello degli spreads, ai quali ha creduto solo chi ci voleva credere. In effetti il così detto tecnicismo di vertice non ci ha premiato. Poiché dirigere un Paese, cioè una collettività (vivente e che vorrebbe ancora vivere) non è come dirigere una società per azioni od altro complesso finanziario – speculativo. E’ infatti tutt’altra cosa. In realtà si ha la sensazione che a tale tecnicismo (o presunto tale) di vertice abbia fatto da guida un filo germanesimo alla Merkel. Mosso anche da implicazioni che con il pareggio del bilancio non hanno nulla a che vedere. E che ha messo letteralmente in ginocchio il Paese. (E che, per merito esclusivo dell’iniziativa coraggiosa di M. Draghi, ne ha evitato il tracollo).

In effetti l’Europa non è più, attualmente, l’Europa dei popoli (forse non lo è stata mai) ma quella dei bilanci. E delle speculazioni finanziarie. Ed  è a questa Europa che verrà, oggi, attribuito il premio Nobel per la pace, in una Oslo blindata, (poiché si temono manifestazioni e disordini); ed oltretutto con la scarsa partecipazione di importanti stati europei, niente affatto convinti che l’Europa sia stata effettivamente portatrice di pace nel mondo.

Bluewind

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