martedì 26 febbraio 2013

E' tutta colpa dell'antimateria



E’ tutta colpa dell’antimateria (Romeo e Giulietta)

E’ sostanzialmente un visionario (Paul Dirac) colui che si è accorto dell’antimateria. Che coesiste inseparabilmente accanto alla materia e ne costituisce la negazione o/e l’antitesi, la sua negatività. L’equazione del reale elaborata da Dirac contiene come risultante non una sola soluzione ma due. Ognuna delle quali contraddice l’altra ma ambedue sono esattissime. (In matematica un equivalente potrebbe essere la radice quadrata di 25 che è al tempo stesso +5 e -5).E’ come guardarsi allo specchio ed accorgersi che la propria parte destra è spostata, visivamente, a sinistra e viceversa, per la parte sinistra).  Lo stesso o quasi avviene per la materia e l’antimateria che coesistono ambedue contemporaneamente e sembrano formare quasi la stessa unicità. (anche se così non è). Ma guai ad avvicinarle troppo, per osservarle meglio. Potrebbero auto annientarsi in una gigantessa, incontrollabile esplosione.

A volte è così anche nella nostra vita. Allorchè un eccesso di odio o di amore può determinare la tragedia. Così potrebbe essere anche per la triste vicenda di Romeo e Giulietta. Ambedue vittime di se stessi, di un padre, che per il troppo affetto è desideroso di offrire alla figlia il meglio della vita, di un frate troppo impiccione, approssimativo ed invadente, di due giovani troppo frettolosi vittime, anch’essi, di un odio interfamiliare ed abitudinario troppo intenso. E’, forse, il troppo che potrebbe costituire l’antinomia, l’antimateria della nostra stessa esistenza. E che, a volte potrebbe, forse, dare un qualche non marginale contributo alla sua definitiva conclusione.

Bluewind

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