giovedì 18 aprile 2013

Quel maledettissimo treno per Lisbona




Quel maledettissimo treno per Lisbona

Lo stimato docente di Berna, in una buia mattinata d’inverno, scorge una ragazza che, appoggiata alla spalletta di un ponte, sembra voglia gettarsi nel fiume. La convince a desistere e rimane affascinato dal dolcissimo eloquio portoghese della ragazza. La quale presto va via, dimenticando il suo soprabito – rosso – nel quale il professore trova un piccolo libro, scritto in portoghese. Di un certo Amadeu Inaciò. Si tratta di un medico portoghese, strenuo oppositore della dittatura di Salazar. Decide di conoscerlo di persona. E, dentro di sè, qualcosa lo spinge a prendere il primo treno per Lisbona. Nel contempo comprende che, da quel momento in poi, la sua vita non potrà essere più la stessa. E che sta iniziando a vivere quella seconda vita che già da tempo stava dentro di sé ed anelava di essere vissuta.

Un libro, uno solo, a volte può sconvolgere la vita di un singolo individuo “.Arthur Schopenauer.”Ogni lettore quando legge legge un poco se stesso e discerne in sè ciò che, senza il libro, non  avrebbe mai compreso” Marcel Proust la lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno” .F. De Croisset. (A volte può essere l'inzio di un lunghissimo viaggio anche senza ritorno. BW).

Bluewind

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