domenica 28 aprile 2013


RINNOVAMENTO  (analgesicamente) enunciativo

Tutto sembra risolto. Con la formazione di una compagine pluralistica. Che – indubbiamente – ha superato la cd sindrome delle vicinanze. Che impediva di considerare compatibile, con la propria stessa esistenza, la vicinanza a quella anticipatamente etichettata come indesiderabile. Ma sembrano del tutto carenti le premesse di fondo dell’anzidetta compartecipazione pluralistica. Quali quelle (tra l’altro) della elefantiaca moltiplicazione delle regolamentazioni ed  incarichi ad personam dell’attuale struttura burocratica di vertice (e non) e dei compiti del tutto esorbitanti  autoassegnatisi dall’attuale Ordinamento rispetto  a quelli comunemente attribuiti ad una società civile che voglia  definirsi moderna e laica. (Ovviamente la genericità è d’obbligo, in conseguenza della molteplice immensità dell’argomento). Tale problematica potrebbe essere risolta solo mediante l’ausilio di una specie di  pietra filosofale (attualmente inesistente)  che, come è noto, avrebbe trasformato in oro ciò che oro non è.  Pertanto fino a quando non vi sarà tale possibilità,  ciò che appare enunciativamente logico ma che logico non è  non cambierà la sua reale natura. E pertanto 4 - 2, continuerà a dare come risultato 2 e non 6. Ed anche l’incremento fiscale non produrrà in alcun modo incremento delle risorse per la collettività e fuoriuscita dalla crisi. (Ma esattamente il contrario).

Bluewind

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