mercoledì 19 giugno 2013

CAPOLAVORISMI D'ANNATA (di tutto e di più)


CAPOLAVORISMI D’ANNATA (di tutto e di più).

L’ingresso del Fuhrer in scena viene salutato da una salva di “Heil Hitler !”, ai quest’ultimo risponde, con apparente imperturbabilità con un “Heil Hitler per me !”.

Il film (“to be or not to be”) sta avendo un notevole successo di pubblico (anche in Italia, ove, a suo tempo nel 1942, venne melodrammaticamente re intitolato in “Vogliamo vivere !”) nella sua riedizione attuale (realizzata da una piccola casa produttrice, alla quale si augura un meritato successo, anche economico, per tale impresa). E non poteva esservi che successo dato che il film porta la firma del regista E.Lubitsch e che a suo tempo venne definito un capolavoro degno di meritare un premio Oscar. Ma a questo punto c’è da chiedersi quando un film (o qualcos’altro che, artisticamente, sia opera dell’ingegno umano) possa definirsi un “capolavoro”. Se evidenzia qualcosa di (veramente) nuovo ? O per il modo in cui lo evidenzia ? O per la sua ascrivibilità a colui che, già in precedenza, abbia realizzato altre opere, definite capolavori ? O per il successo e la condivisione del suo pubblico (anche ammesso che ciò sia possibile, obiettivamente, accertare) ? O per il  tempo trascorso ? O per cos’altro ?

Nel caso di “to be or not to be” deve riconoscersi che il compito di tradurre in chiave comica (specie se in salsa di comicità anglosassone) un fenomeno così tragico ed antiumano come l’Olocausto era compito arduo se non impossibile. E che, in qualche modo, il regista ha assolto. Pur rimanendo irrisolto il problema fondamentale (oltre a quello delle origini “culturali” dell’Olocausto e dei suoi autori ed interessati collaboratori) che è quello di dare una risposta al quesito: Quando un’opera definita d’arte può considerarsi un capolavoro ? Forse perché il suo autore, in precedenza, ne ha realizzate delle altre ?  E se così fosse, conseguentemente, tutti i Rubens, i Pinturicchio, i Canaletto, i Caravaggio che venissero portati alla luce (disseppellendosi dal passato, eventualmente, remoto) potrebbero definirsi capolavori ?

Bluewind

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