giovedì 29 agosto 2013

Subliminalmente

SUBLIMINALMENTE

Validissimo e – sostanzialmente – contro corrente l’articolo di Nicola Gardini (cfr. su La Repubblica del 29/8 us, p.38: “Parole ed omissioni che cosa dicono…quando tacciono”) che, mediante una carrellata sulle opere dei Grandi del passato (tra i tanti : Kleist, Cicerone, Sterne, Lacan, Coetzee, ecc) insegna, sostanzialmente, a leggere (se per lettura si intende ciò che arricchisce, intellettualmente, l’individuo) per così dire, tra le righe. Evidenziando (l’articolo) che spesso le apparenti omissioni di ciò che si legge potrebbero voler dire più di ciò che l’autore ha scritto. E consentono di far assimilare al lettore, (a volte quasi subliminalmente), come se fosse un proprio individuale convincimento, ciò che apertis verbis non si è inteso esplicitare. Ed a volte l’aforisma e la criptazione del concetto sembrerebbero più significativi di ciò che l’autore “sembra” non aver detto. Ma che potrebbe anche avere una valenza di convincimento di gran lunga superiore a quanto sarebbe stato esplicitato nello scritto.

Bluewind

2 commenti:

  1. Grande Blue! Tu si che sei sublime e dolce come il miele salato
    Abbraccio,Mirka

    RispondiElimina
    Risposte
    1. MIELE SALATO. E' una interessantissima locuzione.E' quasi un ossimoro. Come ghiaccio...bollente. Ciao. Mimmo

      Elimina