domenica 13 ottobre 2013

L'ATTESA

L’ATTESA

Dopo aver letto “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, potremmo chiederci chi fosse Godot. Forse – emblematicamente – l’attesa di Dio, un mondo senza padroni, la felicità, l’avvenire dei figli…Ma, forse, le risposte sono sbagliate poiché la domanda stessa è mal posta. Infatti quell’attesa è fine a se stessa. Ed è solo una dimensione dell’esistere, coessenziale alla vita stessa, con la quale si identifica. E durerà tutto l’arco della nostra esistenza. E’ un’attesa di un quid senza un contenuto specifico . E se lo ha, sembrerà un quid diverso da quello che ci si prefigurava all’inizio. L’Autore ce lo fa comprendere. Quel Godot che si fa attendere non arriverà mai. Perché è già arrivato. Sta in noi. Fa parte del nostro stesso DNA. Accompagnerà silenziosamente il nostro mestiere di viventi (sin dalla nascita).

Bluewind 

2 commenti:

  1. L'Incompiuto che qualcun altro riprenderà. Mai la mia Fede fu più vera.
    Abbraccione,Mirka

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    1. La Fede è una cosa più seria delle mie elucubrazioni. Ma a volte dubitare su quello che potrebbe essere il destino umano, non Le reca offesa. Ciao. Mimmo

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