giovedì 23 gennaio 2014

GOTT MIT UNS

GOTT MIT UNS

Se fosse stato possibile Paul sarebbe rimasto nella baita ai margini del bosco. Sarebbe stato come uno svanire, nel nulla dell’esistenza. Annullando qualsiasi attività di lavoro, qualsiasi necessità di nuovi rapporti e situazioni. Cioè qualsiasi necessità di vita. Ma ciò non era possibile. Dopo aver fatto rapporto sull’accaduto al Polizeichef di Monaco, dal quale aveva ricevuto l’incarico(gli autori dell’attentato erano dei minorenni, senza connotazioni politiche, desiderosi solo di dimostrare a se ed agli altri quanto valevano  E cioè la propria insipienza.. Vennero arrestati e poco dopo rilasciati. E se di loro, successivamente, non si seppe più nulla era segno che, forse, nel periodo successivo ai fatti narrati, si erano comportati bene) tornò al suo albergo di Monaco (l’Hotel Europe, in Darchauerstrasse, non distante dal Teatro dell’Opera, per chi conosca Monaco). Si recò nel terrazzo dell’albergo (come era consentito agli ospiti di non brevi presenze) ove i gabbiani  allineati su davanzale, attendevano il cibo, che era solito portar loro ad ore fisse (ore 6 e 18,30); gli venne in mente ciò che aveva sentenziato l’uomo dei daini, Franz. “Quando sarà tornato alla sua abituale residenza, si guardi bene intorno. Forse vedrà ciò che stava cercando”. I gabbiani se ne erano andati. Franz tornò nella sua stanza. La sera si sarebbe recato al Teatro dell’Opera (poco distante dall’albergo). Forse si sarebbe addormentato. Non solo negli intervalli….(fine)
Pregasi voler tener presente che i tempi, i luoghi, i personaggi e gli eventi del post sono puramente immaginari e frutto di fantasia dell’autore. Non hanno alcun riferimento o corrispondenza con la realtà effettiva, di cui non costituiscono neanche la parafrasi.
Bluewind



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