martedì 8 aprile 2014

A  LUCI  SPENTE
Due uomini delle S.A, nelle loro eleganti uniformi brune, lo avvicinarono. In quella fredda e chiara notte d’ottobre. Chiedendogli perché fosse per strada e non in casa ad ascoltare il discorso di Hitler. Rispose “Perché non sapevo che  parlasse”.Rispose. “Lei è fortunato” gli dissero. “Poiché è uno straniero. Se fosse un tedesco sarebbe stato inviato in un campo di concentramento”.
La Madonna gotica, alzando le mani al cielo, dalla vetrina del negozio di articoli religiosi, sembrava benedire i passanti. Ma venne distrutta. Per evitare che il popolo tedesco fosse distratto da tali futili divagazioni.
La direttiva della polizia municipale era quella di arrestare 500 tedeschi ebrei, di sesso maschile, che occupassero posizioni rilevanti nella società ed apparissero in buona salute.   I loro beni sarebbero stati distrutti e/o incendiati. L’incendio delle case sarebbe stato consentito solo ove non sussistesse il pericolo che si propagasse ad edifici limitrofi di non ebrei.
Non era consentito ai contadini di dare ai loro polli mangime decente. Ma solo scarti di cibo avanzato.  Nel contempo costoro erano tenuti a fornire una quantità di uova non corrispondente (per difetto)  a quelle che sarebbero state fornite con una alimentazione più adeguata. Oltretutto solerti funzionari del Ministero del Reich per l’alimentazione controllavano se i polli avessero un’aspetto troppo florido..Poichè, in tal caso v’era il fondato sospetto fossero stati nutriti non solo con scarti alimentari ma anche con cereali (grano e frumento). Ciò determinava l’applicazione di sanzioni consistenti nell’invio al Westwall per costruire le fortificazioni. Per evitare ciò molti contadini abbandonavano la campagna per recarsi in città. Ove si  stava anche peggio.
Questi sono alcuni stralci, alleggeriti ed…addolciti, dei racconti di Erika Mann (figlia primogenita del noto Scrittore ) riguardanti la vita della gente comune sotto il 3° Reich.Sono tratti dall’opera originale, in lingua inglese, “ The Lights go down” (Le luci si spengono).

Bluewind

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