venerdì 18 aprile 2014

GUARDIANI PERICOLOSI





GUARDIANI PERICOLOSI
Quella notte Paul notò un insolito scalpiccio proveniente dalla stalla del pastore. Non lontana dalla sua baita. Evidentemente le renne del suo gregge, che vi passavano la notte, erano state innervosite per la presenza di qualche estraneo o da qualcosa che le aveva disturbate. Il terreno di Paul, tutto intorno alla baita, era completamente recintato. Ad eccezione della parte posta in vista della stalla, ove la recinzione risultava divelta e  volutamente non era stata ripristinata da Paul.  Ciò per consentire ai quattro molossi del pastore di accedere più facilmente a quello che avevano prescelto come loro luogo di intrattenimento e di sosta notturna. (Cioè la zona prospiciente l’abitazione di Paul). Poi la mattina, alle prime luci dell’alba, erano soliti tornare dal pastore, per accompagnare la mandria di renne in pascoli non llontani, ove si trovasse, specie d’inverno, abbondanza di foraggio. Ciò era di utilità a Paul, poiché impediva ad estranei e male intenzionati di introdursi, notte tempo, nella baita per svaligiarla (o drogarsi al coperto). Quando la mattina successiva Paul si recò nella stalla, scoprì il corpo senza vita del pastore, riverso sul terreno, ucciso , a coltellate, la notte precedente. Forse, pensò Paul, ciò era avvenuto per chè gli assassini volevano liberarsi di un testimone scomodo, che avrebbe potuto essere a conoscenza di fatti (e misfatti) riguardanti loro stessi o personaggi a loro collegati.

Non ho letto proprio nulla di Gabriel Garcia Màrquez che, allorchè era ancora in vita, ha scritto Lui stesso il Suo necrologio, quando ha detto  che “ l’unica cosa che mi dispiacerà della mia morte e che non potrò esserlo lì a raccontarla”. Ed è questo oltre ad essere un bonario, ed ironico saluto, per noi tutti, è, al tempo stesso,(anche) un’affettuoso invito….a non prenderla troppo sul serio (la vita).
Bluewind

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