giovedì 8 maggio 2014

DYSTOPIA

DYSTOPIE
Dystopia. Sembra trattarsi di un luogo immaginario, ipotizzabile nel futuro, ove la vita sembra facile ma viene vissuta ai limiti della sopravvivenza, poiché risulta privata di ciò che è più congeniale all’attività umana e cioè la libertà di dissenso e dell’autonoma valutazione di ciò che accade. Trattasi di una ipotetica dimensione che ha accomunato, nel passato, gli scrittori più consapevoli come, tra gli altri, principalmente, George Orwell (nella “fattoria degli animali” e nel “1984” (quest’ultimo pubblicato in lingua originale nel maggio 1012 e tradotto e pubblicato in lingua italiana solo nel 1947). Adesso sopraggiunge un altro Autore (Dave Eggers) con il Suo romanzo The Circle (un’opera di circa 500 pagine, del quale attualmente non esiste una traduzione in italiano), ove viene descritta una sorta di utopia “umanitaria” che sarebbe prossima ventura (e della quale si rivelano abbondanti tracce anche nell’attività del presente). Trattasi di un’opera che, sembra, abbia avuto un notevole successo nei paesi anglosassoni. Lo stesso Barak Obama, allorchè ha ospitato alla Casa Bianca un summit dei grandi capi dell’economia digitale, avrebbe assistito a concitate discussioni (a porte chiuse) tra gli intervenuti, nelle quali venivano enunciate numerose citazioni tratte dal romanzo stesso. The Circle. Nel quale si descrive la nascita, nel futuribile, di un nuovo totalitarismo (Al quale sembra che la stessa Internet stia dando più di una mano). Che sembra abbia inizio, come spesso accade, con le migliori intenzioni. Attuando, socialmente prima ed istituzionalmente poi, un’utopia del reale alquanto soft ove per l’assiduo e tecnologico controllo, anche informatico, operato sui singoli, vengono debellate pedofilia e violenze ed ove (socialmente prima ed istituzionalmente poi) un certo tipo di ambientalismo, ecologismo, animalismo, comprensione per le minoranze oppresse, ecc. vengono, sostanzialmente, rese obbligatorie. Ed il dissenso, riguardo tale obbligatorietà, trova attorno a se un clima di assoluta intolleranza.
Se questo è il mondo che ci attende…..
(“There wasn’t  any limit, no boundary at all, to the future…” dall’East of Eden, La Valle dell’Eden di J.Steinbeck).

Bluewind

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