martedì 26 agosto 2014

LA CASA SUL COLLE

LA CASA SUL COLLE
 Era da sempre estremamente silenziosa. Con i suoi quattro piani Di cui uno solo occupato (il pianterreno) da Paul.Che non riusciva a perdonarsi di avervi lasciato solo il ragazzo, affetto da sindrome di down. Ed al quale, da tempo, aveva offerto ospitalità ed amicizia. Utilizzandolo per delle commissioni e per dargli una qualche motivazione di esistenza. Quella mattina qualcuno era entrato, nella buia penombra della sala di ingresso, senza finestre. E gli aveva sparato. Uccidendolo. Fuggendo via subito dopo. Le indagini pervennero ben presto ad un punto morto. (Nessun testimone. Nessun indizio. Nessuna impronta. Non si riusciva a comprendere chi mai avrebbe avuto interesse ad uccidere un ragazzo down).Ebbero però un punto di svolta allorchè pensò che il vero obiettivo doveva essere lui stesso, Paul. Forse per qualcosa che lo riguardava personalmente. Ripensò alla vicenda che lo aveva posto in contrasto con una delle maggiori multinazionali rifornitrici di gpl domestico nella zona. E dalla quale gli era stato fornito a suo tempo, in comodato gratuito, un grosso contenitore di gpl. Attualmente l’apparecchio bruciatore, destinato a far funzionare l’impianto di riscaldamento, sembrava essere affetto da una anomalia, in quanto, con una spia rossa, segnalava la inesistenza di gas nel contenitore che, secondo Paul, doveva contenere ancora almeno il 50% di gpl a suo tempo erogato, e, rilevato come lo stesso inconveniente era stato segnalato da altre utenze, ritenne che in tal modo l’azienda fornitrice si era assicurata un immeritato ed illegittimo profitto, tarando a suo favore la misurazione del gpl fornito alla clientela. E conseguentemente era corsa, per così dire, ai ripari (piuttosto drastici)… Nulla di ciò che è stato descritto si è veramente verificato nella realtà. Situazioni, personaggi, vicende e quant’altro sono esclusivo frutto della fantasia e della immaginazione dell’autore.
Bluewind

2 commenti:

  1. La vita non è mai un romanzo così come nel romanzo vive sempre della vita. Vissuta o immaginata,non importa. Vita semore È. Ciao avvocatoScrittore. Mirka

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  2. Grazie per l'immeritato "scrittore" ed il benevolo commento. Per quanto riguarda i rapporti tra romanzo ed esistenza, a volte si ha la sensazione che quest'ultima ne sia, quasi, la trascrizione. Ciao. Mimmo

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