VEDO LE COLONNE
E GLI ARCHI…(LA DONNA DELL'ISOLA)
Dopo l’unione della Sicilia al regno di Sardegna era
intenzione del governo di Torino di procedere alla nomina a senatori del regno
di illustri personalità delle diverse provincie e di chiederne preventivamente il
loro assenso. A tal fine, venne inviato in Sicilia il dignitario Chevalley
per interpellare, al riguardo il principe Don Fabrizio Salina, che era uno dei
candidati. E che in tal modo motivò il suo diniego. (cfr.”Il Gattopardo “, parte quarta) : “Sono venticinque secoli che portiamo sulle
spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già
complete e perfezionate, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui
abbiamo dato (in un certo senso) il – la
- . da duemilacinquecento anni siamo colonia …ed in gran parte è colpa nostra
ma siamo stanchi e svuotati lo stesso….Lei mi parlava poco fa di una giovane
Sicilia che si affaccia alle meraviglie
del mondo moderno; per conto mio mi sembra piuttosto una centenaria trascinata
in carrozzella alla Esposizione Universale di Londra….. che agogna soltanto di
ritrovare il proprio dormiveglia… (E poi) cosa se ne farebbe il Senato di me,
di un legislatore inesperto cui manca la facoltà di ingannare se stesso, questo
requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri ? Noi della nostra
generazione dobbiamo ritirarci in un cantuccio e stare a guardare i capitomboli
e le capriole dei giovani attorno a questo ornatissimo catafalco. Voi adesso
avete bisogno di giovani, di giovani svelti, con la mente aperta al - come
- più che al – perché - e che siano abili a mascherare, a contemperare
il loro preciso interesse particolare con vaghe idealità politiche. Chevalley pensava: questo stato di cose
non durerà; la nostra amministrazione, nuova, agile, moderna cambierà tutto. Il
principe era depresso: tutto questo, pensava, non dovrebbe poter durare; però
durerà, sempre; il sempre umano, beninteso, un secolo, due secoli; e dopo sarà
diverso ma peggiore. Noi fummo i gattopardi, i Leoni. Quelli che ci sostituiranno
saranno gli sciacalletti,, le iene……. E tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore
continueremo a crederci il sale della terra”.
BW
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