lunedì 6 aprile 2015

VEDO LE COLONNE E GLI ARCHI (La donna dell'isola)


VEDO  LE  COLONNE  E  GLI  ARCHI…(LA DONNA DELL'ISOLA)

Dopo l’unione della Sicilia al regno di Sardegna era intenzione del governo di Torino di procedere alla nomina a senatori del regno di illustri personalità delle diverse provincie e di chiederne preventivamente il loro assenso. A tal fine, venne inviato in Sicilia il dignitario Chevalley per interpellare, al riguardo il principe Don Fabrizio Salina, che era uno dei candidati. E che in tal modo motivò il suo diniego. (cfr.”Il Gattopardo “, parte quarta) : “Sono venticinque secoli che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già complete e perfezionate, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui abbiamo dato (in un certo senso) il – la - . da duemilacinquecento anni siamo colonia …ed in gran parte è colpa nostra ma siamo stanchi e svuotati lo stesso….Lei mi parlava poco fa di una giovane Sicilia che  si affaccia alle meraviglie del mondo moderno; per conto mio mi sembra piuttosto una centenaria trascinata in carrozzella alla Esposizione Universale di Londra….. che agogna soltanto di ritrovare il proprio dormiveglia… (E poi) cosa se ne farebbe il Senato di me, di un legislatore inesperto cui manca la facoltà di ingannare se stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri ? Noi della nostra generazione dobbiamo ritirarci in un cantuccio e stare a guardare i capitomboli e le capriole dei giovani attorno a questo ornatissimo catafalco. Voi adesso avete bisogno di giovani, di giovani svelti, con la mente aperta al  - come - più che al – perché -  e che siano abili a mascherare, a contemperare il loro preciso interesse particolare con vaghe idealità politiche. Chevalley pensava: questo stato di cose non durerà; la nostra amministrazione, nuova, agile, moderna cambierà tutto. Il principe era depresso: tutto questo, pensava, non dovrebbe poter durare; però durerà, sempre; il sempre umano, beninteso, un secolo, due secoli; e dopo sarà diverso ma peggiore. Noi fummo i gattopardi, i Leoni. Quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti,, le iene……. E tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra”.

 BW

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